I falsi miti della sicurezza informatica
Quasi tutti i giorni parlo di Sicurezza dei dati con i miei clienti (professionisti , micro, piccole, medie imprese e PA);
devo ammettere che ultimamente chi ho di fronte non mi guarda più con gli occhi di chi sta pensando a cosa ci sarà la sera in TV, però ancora sono in pochi ad essere coscienti della necessità di adottare misure minime per non andare KO.
Ecco l’ultimo falso mito che mi sono dovuto sorbire:
Sono troppo piccolo e insignificante per attrarre l’interesse di un hacker…mica sono la FERRARI
Niente di più sbagliato: gli hacker al giorno d’oggi sono attratti proprio dai più piccoli, non solo per chiedere il solito riscatto, ma anche per farli diventare, a loro insaputa, armi da utilizzare contro grandi realtà.
Sei un commercialista, un avvocato, un artigiano, un piccolo imprenditore? allora tu ed i tuoi collaboratori siete l’obbiettivo numero uno dei cyber criminali perchè sei il più facile da colpire e a cui estorcere denaro.
Questo perchè nelle piccole realtà :
- nessuno va a vedere tutti i giorni se windows, l’antivirus e gli altri programmi sono aggiornati
- nessuno va testare periodicamente se il sistema di backup sta funzionando ed i file sono realmente ripristinabili
- anche se è disponibile una archivio centralizzato, in molti lasciano i documenti più importanti nel proprio pc
- nessuno tiene aggiornato il suo firewall perimetrale e cambia le password di default a stampanti , telecamere e router
- in pochi usano password complesse , in molti usano la stessa password , nessuno la cambia frequentemente
- nessuno è disposto ad usare un PC che chiede di inserire la password di amministratore ogni volta che si vuole installare programmi e dispositivi esterni
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